Non potevano mancare nelle ultime ore di questo 2008, le mie considerazioni su questo anno finito a male. Se fino a ieri tenevo ancora le scorie della giornata precedente, oggi, nella calma e nella temperatura sempre più bassa della mia stanza mi slancio nei miei pensieri sempre più confusi e sempre più impregnati di follia e malinconia. Le scosse positive di quest'anno si possono contare sulle dita di una mano, quelle negative ovviamente ho perso il conto. La rabbia che parte dentro di me è subito ricollegata alla mia passione per quell'arte molto spesso teatro di pregiudizi inutili e zeppi di ignoranza tipico di questo piccolo e grande vuoto che mi circonda. Anche quest'anno posso dire che è passato come il precedente se non fosse appunto per quelle scosse positive di cui parlavo prima. Una di queste potrebbe essere la nascita dei nuovi pezzi con la mia band, pezzi che sono impregnati di me e di tutte quelle considerazioni e sensazioni che provo nella mia terra dove vivo e mi trascino. L'anno può essere anche analizzato dal punto di vista sentimentale, perché no, non ho mai affrontato qui questo argomento perché lo trovo abbastanza inutile e noioso, ma posso comunque raccontarvi che non è stato un anno ricco di quelle sensazioni che fanno rendere il sangue denso e le pulsazioni del cuore al limite del sopportabile. Niente di tutto ciò, situazioni asettiche, quelle si, ogni giorno quasi o meglio ogni qualvolta che dentro di me cercava di aprirsi un varco che difficilmente riuscivo a chiudere. Storie piccole e prive di importanza, prive di quelle certezze che ti possono dire "ho finalmente messo a riposo il mio cuore". Per il resto, niente di nuovo, come ho detto prima, mi trascino e sto nel gregge come voi state nel vostro, cercando di mantenere sempre quella calma e quello stile che ci contraddistingue. Chiudendo in bellezza questo mio sfogo di fine anno, posso dire che ancora una volta sono rimasto impressionato e schifato dal vostro perbenismo cristiano del cazzo. Giudicate ancora dalla calda e ordinata casa che vi siete costruiti con tanti sacrifici e mi raccomando fate incontrare i vostri figli/e sempre con persone giuste e magari con i quattrini in tasca, tanto un altro anno passa comunque e si faranno sempre le stesse cose, le cose standardizzate che vi consiglia la vostra mente ormai priva di vita.
mercoledì 31 dicembre 2008
...last day...
Non potevano mancare nelle ultime ore di questo 2008, le mie considerazioni su questo anno finito a male. Se fino a ieri tenevo ancora le scorie della giornata precedente, oggi, nella calma e nella temperatura sempre più bassa della mia stanza mi slancio nei miei pensieri sempre più confusi e sempre più impregnati di follia e malinconia. Le scosse positive di quest'anno si possono contare sulle dita di una mano, quelle negative ovviamente ho perso il conto. La rabbia che parte dentro di me è subito ricollegata alla mia passione per quell'arte molto spesso teatro di pregiudizi inutili e zeppi di ignoranza tipico di questo piccolo e grande vuoto che mi circonda. Anche quest'anno posso dire che è passato come il precedente se non fosse appunto per quelle scosse positive di cui parlavo prima. Una di queste potrebbe essere la nascita dei nuovi pezzi con la mia band, pezzi che sono impregnati di me e di tutte quelle considerazioni e sensazioni che provo nella mia terra dove vivo e mi trascino. L'anno può essere anche analizzato dal punto di vista sentimentale, perché no, non ho mai affrontato qui questo argomento perché lo trovo abbastanza inutile e noioso, ma posso comunque raccontarvi che non è stato un anno ricco di quelle sensazioni che fanno rendere il sangue denso e le pulsazioni del cuore al limite del sopportabile. Niente di tutto ciò, situazioni asettiche, quelle si, ogni giorno quasi o meglio ogni qualvolta che dentro di me cercava di aprirsi un varco che difficilmente riuscivo a chiudere. Storie piccole e prive di importanza, prive di quelle certezze che ti possono dire "ho finalmente messo a riposo il mio cuore". Per il resto, niente di nuovo, come ho detto prima, mi trascino e sto nel gregge come voi state nel vostro, cercando di mantenere sempre quella calma e quello stile che ci contraddistingue. Chiudendo in bellezza questo mio sfogo di fine anno, posso dire che ancora una volta sono rimasto impressionato e schifato dal vostro perbenismo cristiano del cazzo. Giudicate ancora dalla calda e ordinata casa che vi siete costruiti con tanti sacrifici e mi raccomando fate incontrare i vostri figli/e sempre con persone giuste e magari con i quattrini in tasca, tanto un altro anno passa comunque e si faranno sempre le stesse cose, le cose standardizzate che vi consiglia la vostra mente ormai priva di vita.
lunedì 22 dicembre 2008
...lost memories...
Non mi sono dimenticato del mio angolo di silenzio, sono di nuovo qui a raccontarvi il nulla, il vuoto o semplicemente la calma di chi è rasserenato dal nulla attorno a se. Va bene cosi, tutto è quasi regolare, si respira a stento, si muore di freddo, si pensa, e non ci si sbilancia più. Non è proprio adesso che dovrei lasciarmi andare, in fondo andrei contro la mia natura no? Eppure continua a non andare il meccanismo, si è inceppato, interrotto e impolverato da tempo. Si spiega cosi il silenzio e il vuoto di questi giorni, anche del fatto che non ho scritto qui. Eppure oggi ne ho sentito di nuovo il bisogno, come se qualcosa dentro di me stesse per esplodere, come una vena colma di sangue che non ce la fa più a portare sangue al cuore. Si è parlato di memorie perdute, di ricordi, di sensazioni, ho ricevuto risposte che quasi non mi aspettavo, colpisce un pò tutti questo periodo, non lo immaginavo cosi, eppure proprio all'interno di questi pensieri riesco a trovare le risposte e le mie considerzioni riescono a trovare nuova linfa e nuova vita. Sarò bastardo, folle e cinico, ma queste mie considerazioni sconclusionate raccontano solo il vero, con occhi diversi sicuramente, ma questa è la verità nuda e cruda...per me. Questo è il tempo della festa più falsa dell'anno, della bontà maligna sbattuta in faccia senza pudore, del consumo sfrenato di robbaccia chimica di cose pseudo-genuine, di bevande colorate, di tutto ciò che fa da contorno a questo evento che vedo sempre più lontano da me. Gente che dorme in macchina e gente che compra il superfluo, gente che sta con le luci spente in casa anche di sera e gente che gira e gira e gira con auto dai consumi eccessivi, questo è il cesso dove vivo. La mia follia si occupa anche del sociale, ogni tanto, ma non ne posso fare a meno, la realtà nuda e cruda che stavo raccontando con parole diverse è anche questa. Vedo la falsità, vedo cose cosi palesi che non ho altre parole per raccontarle qui, non ho altri pensieri più eleganti per sbatterli in faccia a voi, pochi lettori, se ci siete ancora. Dicembre sta per concludersi e non so adesso quando sarà la prossima volta che scriverò, forse prima dell'anno nuovo, forse domani o forse mai più. Resto fermo adesso, faccio un resoconto...è negativo. Passo a domani e ripenso, sono di nuovo solo con la mia passione. Gli altri fingono, si sfogano per pochi minuti, io no, ne ho bisogno, come aria...
mercoledì 10 dicembre 2008
...la farsa e il silenzio...
Continua la grande farsa, tra finti sorrisi e corpi tirati a lucido. Continua anche il mio rifiuto verso queste tradizioni troppo meccaniche e programmate. Dovrei capire per forza il vostro entusiasmo per un vestito o un oggetto preso da poco? Bè, sono entusiasta nel rimanere ad osservarvi dietro i miei occhiali scuri. Non è superiorità, ma solo consapevolezza che in fin dei conti la superficialità e il vuoto sono dietro l'angolo. Come ogni anno, avviene meccanicamente la processione che porta per le vie di un paese fantasma persone di ogni tipo, compreso me. A differenza degli altri anni però, quest'anno ho avvertito un senso di abbandono fuori dal comune e rispetto agli altri anni ho osservato e ascoltato meglio le persone attorno a me. Possibile che tutte quelle case chiuse, con il cartello vendesi, non suscitano niente nelle vostre anime? Osservavo con attenzione tutti i particolari di quelle case che un tempo custodivano la vita vera, fatta di poche cose, ma di cose genuine che ora possono solo essere raccontate; quelle case ora sono solo degli spettri, dei fantasmi immobili, logorate dal tempo e da qualsiasi avversità climatica. La crisi, si vede anche in quelle case dai vetri ormai opachi, dalle ringhiere che cadono a pezzi, dai balconi che un lieve peso potrebbe far crollare. Un'altra forma di abbandono è questa, non quella che raccontavo tempo fa ma il concetto alla fine è quello, come dice spesso un mio amico...this is a ghost town. E di "ghost town" ce ne sono parecchie in giro, basta prendere la macchina e fare pochi chilometri. Spostarsi di poco per rendersi conto che l'abbandono è ovunque. Forse sto diventando estremamente pesante parlando sempre delle stesse cose, ma è cosi palese, perchè, questa parola la ritroviamo ovunque nelle nostre magre vite quotidiane. Non possiamo farci nulla, neanche ignorare per un anno quelle case abbandonate, tanto il 9 dicembre torna uguale e i nostri "pochi" sguardi cadranno sempre su quelle case con un anno in più di abbandono.
...dead words speak...
giovedì 4 dicembre 2008
...freezing december...
Ed è arrivato anche Dicembre e come di consueto arrivano le mie parole intrise di tutto e niente. Le campane suonano e ricordano ai pochi fedeli di questo disperato paese, di recarsi in chiesa per le solite preghiere inutili. Può sembrarvi strano ma anch'io ci vado e non di certo per sentire le parole ovattate di un omelia preparata in fretta e furia. Ci vado per ricordare i tempi spensierati di una fanciullezza che non tornerà mai più. Mi vedo da piccolo tra quei banchi, immobile ad osseravere quelle icone, il sacerdote, l'altezza della navata centrale, il lampadario altissimo e quelle persone anziane che sono andate via da tempo. Fuori il vento taglia il viso e in fretta si ritorna tra queste mura. Di nuovo Dicembre, tempo di resoconti, di inquetanti resoconti; soprattutto se si pensa che anche quest'anno è stato trascinato dagli eventi, spesso eventi spiacevoli. In questo dicembre non vedo nulla di diverso, non può esserci la spensieratezza di una volta per le feste che stanno arrivando, noto che non è un dicembre come quelli che ho vissuto. Di solito in questo periodo si sentiva un pò di movimento, ma adesso nulla, nemmeno i bambini che sparano, niente di niente. Dove sono andati a finire? Non credo davanti ad uno schermo come me a scrivere cavolate senza senso. E' strano, molto strano, le strade sono vuote...l'illuminazione natalizia non fa altro che aumentare un senso di angoscia dentro me. E' strano, molto strano. Adesso sembra realmente che la crisi sia arrivata anche qui, c'è troppo "freddo" in giro, e credo che tutto si stia irrimediabilmente congelando. Come dicevo prima, sono giorni strani e in fin dei conti non molto diversi da quelli precedenti, ma come sempre trovo uno spiraglio, qualcosa che mi ricordi che sono ancora in vita anche solo per pochi minuti...la cosa che amo di più, la mia musica! Sono spensieri sconnessi questi, messi qui giusto per riempire questi spazi vuoti e riempirlo con cosa? Con altro fottuto vuoto. La realtà è questa, non succede nulla e la noia fa da sottofondo a questi giorni. Spero di scrivere cose più sensate nei prossimi giorni...intanto vi lascio realmente un bel sottofonodo...buon ascolto!!!
domenica 30 novembre 2008
...ColdWorld...

Ultimo giorno di Novembre e quelle piccole scosse di emozione sembrano già lontani e melanconici ricordi, ultimo giorno di Novembre e il freddo ormai ha preso il sopravvento. Suoni distorti e piccole note di piano accompagnano questo viaggio verso Dicembre. Mese di resoconti, mese di "gioia" o "finta gioia", ipocrisia e noia. Ancora oggetti attorno a noi che accontentano per qualche giorno e poi? Cosa rimane? Il vuoto ancora una volta. Vuoto che rivedo sempre negli stessi occhi, vuoto che vedo nelle vostre acconciature perfette, nel vostro stupirvi di fronte alle cose banali. Mondofreddo, ghiacciato quasi, mondo che non riconosco più e i silenzi diventano rifugio per la mia anima inquieta. Non farò più il passo falso del comico dilettante o dell'artista incompreso. Sono volati via i tempi del tentare per ricevere sempre la medesima e sconcludente risposta...perchè sconcludente è la mente che la genera. Mente che si è circondata di nulla, che ha usato amici come appoggi, tecnologie per passatempo, musiche per sottofondo. E violenti con i tuoi gesti e le tue parole le persone e le anime che credono ancora che qualcosa sotto sotto possa cambiare, lo fai come se niente fosse, come se tutto è normale e come se tutto ti è dovuto. E ancora una volta ci blocchiamo di fronte a quelle imperfezioni che non possiamo fare a meno di guardare, la bocca un pò distorta, la pelle non perfetta, i capelli crespi o il cattivo gusto nel vestire. Il corpo deturpato dai continui momenti di solitudine, riempiti con qualsiasi tipo di schifezza che si trova in giro. Noi continuiamo a guardare queste cose, sempre e comunque e scriviamo il contrario per sembrare sensibili...ma stiamo soltanto mentendo a noi stessi e annientando qualche altra anima inquieta. Qualcuno pagherà per tutto questo, il tempo fa sempre il suo dovere, consuma e deteriora. In questo mondofreddo ci sono dentro fino al collo e una ipotermia potrebbe essere vicina se non ci fossero queste musiche ad accompagnarmi e ad accudirmi. Ora gli ultimi arpeggi di neve rossa, gli occhi si socchiudono, il corpo si rilassa e altro tempo passerà in questo mondofreddo....
venerdì 21 novembre 2008
...after emotions...
Dopo l'ennesimo attacco al sistema emotivo mi ritrovo dopo un bel pò di giorni a riscrivere in questo blog e devo dire la verità, ne sentivo un pò la mancanza. Se ieri un sussegursi di emozioni più o meno insignificanti mi hanno portato ad avere quel dolorino dentro la gabbia toracica; oggi sembra che dentro questa gabbia toracica ci sia tutto e niente. Forse alcune sensazioni non le provavo da tempo e forse ci stavo un pò cascando di nuovo, ma il passato insegna e forse qualche volta, frena dei momenti emotivamente intensi. Cosa è stato? Non lo so...semplicità sbattuta in faccia senza malizia senza idee perverse. Ed io continuo ad osservarvi e a cercare di capire qualcosa e mettere insieme dei tasselli utili per un futuro diverso, capirvi è la cosa più difficile in questo momento e troppo facile e scontato ignorarvi; Ma allora cosa fare? Essere cosi sfacciati sempre? Scontati?Io no, non è nel mio stile non è nel mio DNA. Meno male che c'è sempre la quotidianetà che ricopre tutto con uno strato pesante di malinconia e tristezza e qualche groppo in gola che non vuole proprio andare giù. Di botto le parole uccidono, stati di eccitazione cadono a terra come vetri fragili di qualche bicchiere riposto in un vecchio mobile impolverato e lasciato marcire dentro case abbandonate. L'abbandono, la decadenza, la si può notare ovunque e non soltano in un muro pericolante o in una strada piena di buche, la si nota dentro le persone, dentro lo sguardo perso di chi dall'esterno ci sembra un essere fantastico. Abbandono...quanto ne ho parlato in passato?Nemmeno io lo ricordo più, dovrei ripescare qualche vecchio quaderno e magari riprendere questo argomento successivamente. Mi auguro di non arrendermi mai e continuare a sputare qui i miei pensieri, molto spesso acidi, molto spesso semplicemente malsani. Di nuovo la stanchezza mi prende e vorrei di nuovo distendermi ma credo che non lo farò, oggi non è il caso. Il freddo è arrivato di botto, le mani iniziano a congelarsi e fuori il vento scuote tutto, sposta velocemente le nuvole aprendo squarci di azzurro che subito vengono chiusi da altre nuvole, l'amato e odiato inverno è qui ed io continuo ad osservarvi da dietro questo vetro opaco cercando in tutti i modi di frantumarlo sperando di riprovare vecchie emozioni dimenticate...il delirio...continua...
mercoledì 12 novembre 2008
...da lassù...
Forse a volte c'è bisogno di ritornare lassù, anche se non si può fisicamente...e in questi ultimi due giorni vorrei tanto ritornarci per scrollarmi di dosso troppe scorie che mi porto dietro. Scorie quotidiane appesantite dai vostri sospiri e da sguardi facilmente decifrabili che spezzano dentro in modo fulmineo. Se la neronoia di qualche giorno fa non lasciava niente se non un amaro in bocca, le sensazioni di questi giorni mi portano ad "allontanarmi" da tutto e tutti. Torna di nuovo in me lo spirito di osservazione di un tempo e cosa vedo? Tanto nulla attorno a me e solo persone legate ad oggetti come feticci, sguardi persi, parole a vanvera...ed io? Osservo e non faccio nulla...osservo. A volte arriva anche l'insonnia che mi accompagna velocemente alla mattina con le sue mille stonature e una stanchezza che si sente di nuovo con quei dolori al petto. Non mi capisco a volte, forse queste righe inutili non le dovrei proprio scrivere, è tornata la follia di qualche tempo fa ecco. Andando oltre, dicevo, bisogna ritornare lassù per staccare la spina...e la mia mente vola verso quei luoghi. Credo che ne parlerò spesso in questo blog di quei posti e forse un giorno vi farò una descrizione dettagliata, ora come ora, con questo lieve dolore che ho in testa non ho altro da aggiungere...posso dire che anche quelle mura anche quei sentieri hanno un'anima, delle melodie...una canzone...che rimane scolpita dentro per sempre e ogni volta che l'ascolto è come ripercorrere quei sentieri ricoperti di neve con un cielo bianco e i fiocchi di neve che mi cadono sul viso...buon ascolto...
Empyrium - Mourners
mercoledì 5 novembre 2008
...neronoia...
Dopo una giornata intrisa di niente, scrivere due parole qui mi sembra d'obbligo, soprattutto per il fatto che è tornata la mia amata e odiata pioggia con un impeto che non sentivo da tempo. Il sole dei giorni passati e della mattinata stava per diventare un peso troppo grande per i miei occhi che chiedevano di riposarsi tra il grigiore delle nuvole e qualche pozzanghera del mio giardino. Neronoia, sensazione scontata che non lascia niente, nome di un gruppo che canta il nulla con melodie che facilmente lasciano la mia memoria. Oggi è cosi, si esalta il nulla, si esalta quella condizione dove puoi permetterti anche di sederti con una poltrona davanti ad una finestra e guardare la furia dei lampi che disegnano vene nel cielo. Il pomeriggio poi, trascorre lento e il solito display non aiuta poi molto, anzi stanca la vista, annebbia ancora il cervello. Quindi, ricapitolando....neronoia, tutto e niente nello stesso tempo. Lieve sensazione di risalita e poi con il calare delle prime gocce...la discesa eterna. Spiragli di comprensione, ancora nel display acceso. Metto un pò di ordine apparente e faccio passare qualche ora, la sera ritorna più pesante che mai; si mette qualcosa nello stomaco per non sentire i soliti fastidi, si ritorna qui, tra poco il sonno prenderà il sopravvento e forse domani sara di nuovo...neronoia...
sabato 1 novembre 2008
...selfdestructive...
Ed è arrivato anche Novembre 08, mi sembra ieri quando sono salito in quei luoghi a me cari per accompagnare alcuni visitatori e mi sembra ieri che ho provato queste sensazioni...sensazioni di Novembre, che non hanno nome e non hanno tempo. La staticità di questi giorni è davvero molto strana, cosi strana che non mi sembra di averla mai vissuta in questa esistenza piatta. A volte mi chiedo, se non ci fossero determinate note ad accompagnare questi giorni che senso avrebbe tenere la testa dritta e ascoltare le solite litanie? Bha...sensazioni di Novembre che non possono essere descritte cosi, con parole comuni. Anche le uscite si stanno facendo sempre più pesanti e le persone che si muovono nei soliti luoghi mi sembrano solo degli automi, con volti inespressivi e senza anima...forse, però, tra questi automi ci sono anch'io, con le mie contraddizioni, con le mie paure e debolezze. Penso e certe cose non mi vanno proprio giù e ripeto tra me e me e ad un amico "il mondo è ingiusto". Persi tra particolari di visi stupendi e altezze che hanno il loro fascino, persi tra sguardi spenti e particolari che disgustano..."il mondo è ingiusto"...lo ripeto ancora tra me e me e ad un amico e intanto guardo i resti di un incidente, plastiche distrutte, sposto con il piede frammenti di sogni buttati nel cesso. "Il mondo è ingiusto" e lo so, lo so caro...ma intanto cosa possiamo fare? Niente credo...almeno per adesso; è cosi, e lo dico con convinzione. Va bene, si pensa ad altro, ed annaffio la mia tristezza con della buona birra con la consapevolezza che è tutto cosi crudo e senza scossoni...delusioni, anche di ciò che è stato fatto con tanta passione e tanto amore...ma non è colpa nostra, ma di chi distorce i suoni che tu credevi semplicementi perfetti, perfetti nell'esecuzione. Si, sto volando con la testa, si vede...ma non mi preoccupo, se siete arrivati già qua a leggere si vede che siete proprio coraggiosi...Novembre è iniziato e inizia la celebrazione della decadenza nelle sue varie forme...e continua...continua...
...selfdestructive...
domenica 26 ottobre 2008
...penombre...
Finalmente trovo un pò di tempo per ritornare a scrivere qualche riga su questo blog...sono passati un pò di giorni e in definitiva non è cambiato poi molto, le atmosfere sono quelle del 18 con qualche chilo in più di stanchezza addosso. Sto notando quasi con stupore che ho un dolore al petto non costante ma abbastanza fastidioso. Passando ad altro, perchè penombre? Potrei iniziare la spiegazione con qualcosa riguardante la vita di ognuo di noi, cadendo nel banale dicendo che in ognuno di noi ci sono delle penombre o delle zone di ombra o di qualcosa che non riesco a definire. Pochi giorni fa ho ripescato un disco uscito a fine maggio di un gruppo abbastanza strambo di nome Malnatt, in dialetto bolognese semplicemente vuol dire "sporco". Il proggetto Malnatt nasce qualche anno fa dal carismatico frontman e mente del gruppo Porz; I Malnatt suonano semplicemente Black Metal ma non di quello scontato con chitarre zanzarose e blast beat a palla. Potrei dire benissimo, da recensore da quattro soldi, che loro suonano il pensiero black metal, lo spirito o semplicemente, e forse faccio prima, suonano metal. L'ultimo album "La Voce dei Morti", mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta per un semplice fatto, sentire le poesie della Scapigliatura italiana cantate in chiave black metal è un qualcosa di raro se non unico. Un album diverso per vendere qualche copia in più? Bè, credo proprio di no...semplicemente questi poeti (Pallazzeschi,Praga,Pinchetti,Pascoli ecc) hanno decantato molto tempo prima di noi, ciò che fanno molti gruppi black adesso, ovviamente con una sensibilità e un linguaggio totalmente diverso dal nostro, poveri ignoranti disillusi. Ecco perchè "La Voce dei Morti"...come ha dichiarato Porz in un intervista..."loro hanno già detto tutto prima di noi, ed io adesso non ho altro da aggiungere". Mi auguro che non sia l'ultimo disco dei Malnatt, ma anche se lo fosse, hanno lasciato un'opera che riamarrà nel tempo e nei ricordi di chi sa apprezzare anche qualcosa di diverso dai soliti clichè da classifica.
Dal disco ho pescato appunto "Penombre" di Emilio Praga, lascio a voi ogni tipo di commento e interpretazione, io la trovo semplicemente immensa...
PENOMBRE
(lyrics by Emilio Praga)
Noi siamo figli dei padri ammalati;
aquile al tempo di mutar le piume
svolazziam muti, attoniti, affamati,
sull'agonia di un nume.
Nebbia remota è lo splendor dell'arca,
e già all'idolo d'or torna l'umano,
e dal vertice sacro il patriarca
s'attende invano;
s'attende invano dalla musa bianca
che abitò venti secoli il Calvario,
e invan l'esausta vergine s'abbranca
ai lembi del Sudario...
Casto poeta che l'Italia adora,
vegliardo in sante visioni assorto,
tu puoi morir!... Degli Antecristi è l'ora!
Cristo è rimorto!
O nemico lettor, canto la Noia,
l'eredità del dubbio e dell'ignoto,
il tuo re, il tuo pontefice, il tuo boia,
il tuo cielo, e il tuo loto!
Canto litane di martire e d'empio;
canto gli amori dei sette peccati
che mi stanno nel cor, come in un tempio,
inginocchiati.
Canto l' ebrezze dei bagni d'azzurro,
e l'Ideale che annega nel fango...
Non irrider, fratello, al mio sussurro,
se qualche volta piango...
giacché più del mio pallido demone,
odio il minio e la maschera al pensiero,
giacchè canto una misera canzone,
ma canto il vero!
Malnatt - Penombre
sabato 18 ottobre 2008
...dperd...
Giorno per giorno le sensazioni e le percezioni verso la realtà che sta al di fuori del mio corpo cambia. Giorno per giorno ho la possibilità di conoscere suoni nuovi che mi consentono di emozionarmi ancora come un tempo. Giorno per giorno cambia anche la sensazione e la percezione del vuoto che è attorno a me...per certi versi ho rotto anche le catene che mi tenevano legato ad un certo tipo di pensiero chiuso...bigotto...stretto. Adesso in parte sono libero di esprimermi al meglio e sono fiero di me, di come vedo questo cupo giorno di ottobre, tra finte piogge, blocchi del sistema e sospiri. Ho fatto tanta selezione, ho ripulito gli angoli più nascosti e fatto piazza pulita di chi non stimolava il mio cervello; continuo a capire ancora una volta che certe cose è meglio lasciarsele scorrere alle spalle, capisco che in fondo bastano poche parole per colpire nel bene e nel male. Ora voglio riempirmi di suoni di ogni tipo, suoni cupi e caldi, voci di donne e chitarre taglienti, ritmi impazziti e sentire il malessere in musica, ho voglia di farmi venire la pelle d'oca con melodie decadenti che solo io riesco a codificare....tutto il resto non mi interessa, non fa per me. Sarebbe troppo facile addolcirsi con banalissimi suoni e arrangiamenti affrettati...ho bisogno di altro...adesso...
...dperd...
venerdì 10 ottobre 2008
Vega...di Ottobre
Janvs...
sabato 4 ottobre 2008
Life - is state - of Mind
Ottobre si è aperto cosi, con questi segni ad un muro e ogni segno è un ricordo di un amico che non c'è più. Qualcuno potrà pensare ad un amico umano e invece sto parlando di un cane, l'ennesimo, che non c'è più. Qualche pomeriggio fa ho deciso di riprendere la macchina fotografica dopo tanto tempo e fare qualche scatto, non mi sono mosso di molto, ho semplicemente fatto un giro attorno alla mia casa alla ricerca di particolari associati a qualcosa o qualcuno o ad un ricordo. Ottobre si è aperto anche con la scoperta di un nuovo artista, che definire cosi sarebbe davvero riduttivo; sto parlando del grande Mr.Doctor e dei suoi Devil Doll, proggetto nato alla fine degli 80 con l'intento di intrecciare composizioni ricercate a melodie mai ruffiane e scontate, per non parlare poi del cantato di Mr.Doctor (Mario Panciera), che riprende direttamente la scuola espressionista ovvero il canto-parlato. Ogni suo lavoro, composto da un unica traccia è qualcosa a parte e appesantirsi con i suoi dischi lo trovo davvero difficile, a meno che chi ascolta non abbia l'orecchio, ma soprattutto l'anima rivolta verso nuovi lidi musicali. Con i Devil Doll viene meno la forma canzone, la struttura, cosi perfetta, che viene difficile definirla con qualsiasi criterio. Ovviamente sto parlando solo da ascoltatore e non da musicista, anche perchè non avrei le competenze per farlo. In Italia pochi lo conoscono, ma in europa è considerato un Cult. Come spesso accade in Italia, purtroppo, artisti di questo calibro non vengono proprio considerati e ci masturbano le orecchie con le solite composizioni scontate, farcite da testi inutili e che non rispecchiano davvero lo stato d'animo delle persone e dell'ambiente intero. Per chi volesse approfonidire questo artista e questo proggetto, lascio questi link utili: Devil Doll (Unofficial My Space) e Sito Ufficioso. Ritornando a me e ad oggi in particolar modo, posso dire solo che le nuvole sono sono ricomparse in cielo e anche la pioggia oggi si è fatta sentire, dopo qualche giorno di pausa e sole stanco e dalla luce lieve e tiepida. Alle 15 si riparte per l'ennesima esibizione con il gruppo folk, si rimane qui in Calabria ma è sempre meglio che rimanere un sabato qui nel "Triangolo Del Pollino"(un giorno vi spiegherò un pò di cose a riguardo). Bè, vedo che come al solito sto degenerando con le cazzate, vi lascio prima che sia troppo tardi...al prossimo delirio....
lunedì 29 settembre 2008
Bruciori e fastidi.

Fino a pochi secondi fa ero indeciso sulla creazione di questo post, ma spinto dalla data del precedente, ho deciso di buttare giù qualche riga, giusto per ricordarmi/rvi che qui in fondo non cambia nulla se non il fatto che sopra la mia testa e fuori ovviamente si addensano dei nuvoloni neri che ogni tanto buttano giù qualche goccia (oggi nemmeno una tra l'altro). Giornate fredde queste... e ogni giorno noto che la temperature sta scendendo sempre di più, ma forse è la mia casa che enfatizza questa condizione di freddo apparente o è altro?Me lo chiedo spesso in questi ultimi giorni e come risposta ho solo tanti punti interrogativi messi in fila che ovviamente non portano a niente. Unica novità sono i bruciori all'esofago che sono tornati, a volte più intensi che mai, sarà questo clima che è cambiato in modo repentino, chissà!Quando proprio non ne posso più, c'è la pillola magica che fa passare tutto. Mi sto rendendo conto che sto scrivendo pensieri troppoi sconnessi ma è normale, oggi c'è troppa confusione nella mia testa e un sonno che sta per arrivare. Vi lascio con un video di un gruppo che ho scoperto circa un annetto fa, loro sono gli Agalloch e il pezzo è Not Unlike the Waves....
Buona disperazione...
giovedì 25 settembre 2008
Di nuovo qui...
Apathy
Lifend
Quadrivium
Dimenticavo gli immensi Funeral
...al prossimo delirio...
venerdì 19 settembre 2008
Nuovo viaggio...
Di nuovo in viaggio, tra poche ore prenderò l'autostrada che mi porterà in Toscana. Cosa aggiungere? I viaggi hanno avuto sempre un ruolo importante nella mia esistenza, si potrebbe parlare di evasione? Be si, evasione da questo posto che comunque amo e porto sempre nel mio cuore. Penso che svegliarsi la mattina e avere come prima visuale le montagne del Pollino sia la cosa più bella e suggestiva, di sicuro molto più bella di una visuale su una metropoli soffocata dalla fretta della gente. Questa estate a livello di viaggi è stata molto intensa e l'esperienza più bella di sicuro è legata alla Sardegna. 5 giorni di puro relax tra esibizioni e scoperta di posti nuovi e soprattutto voglia di conoscere nuove vite diverse dalle nostre. Ho notato una calma particolare tra la gente sarda, forse il fatto che vivono su un isola li ha resi immuni dallo stress della vita del continente, come chiamono loro lo stivale. Non voglio dire con ciò che sono diversi da noi, ma dentro di me ho avvertito questa loro condizione di calma "apparente"? Be, il tempo sta scorrendo troppo velocemente adesso e forse dovrei occuparmi di altro, ci vediamo martedi 23 forse e vi racconterò questi giorni tra le campagne toscane.
mercoledì 17 settembre 2008
As.A.Sin
Scriverò con frequenza ora che è nato questo blog, forse preso solo dall'eccitamento o eccitazione nello scrivere cavolate senza senso e che pochissimi fortunati/sfortunati leggeranno. Prendo in prestito per il titolo di questo post il titolo del nuovo lavoro di Lord Agheros, As.A.Sin...come un peccato? Forse si, ma a volte delle melodie o dei semplici giri di piano ti rimangono impressi dentro e scalfiti per giorni e giorni, poi un leggero venticello e le intemperie le portano via e modellano anche quelle scalfiture che uno si porta dentro, da quelle più leggere a quelle pesanti come macigni che ti pesano proprio sul petto, anzi sullo sterno e il minimo sforzo o anche apertura delle braccia ti porta un dolore tremendo, dolore fisico si intende, come se c'è stata una frattura multipla alla gabbia toracica, forse ho esagerato con i pugni l'altra volta, ma non me ne sono reso conto. Sapete, quando uno si esprime con la sua arte, va in trance...e quello che succede spesso a me, soprattutto quando canto le mie cose, quelle che sento più vere e vicine a me. Suoni e parole che si amalgano perfettamente con il clima che ho attorno, fatto di nubi basse, terra bagnata e qualche bicchiere di vino bianco per avere la giusta stonatura dopro pranzo. Forse sto divagando un pò troppo, ma questo è il mio blog e quindi scrivo la mia follia come mi pare e piace. Recupero qualche ora di sonno e forse domani o dopodomani scriverò qualcosa di più sensato. Vi lascio con queste parole...fatene quello che volete o semplicemente dimenticatele...
...di rosso porpora striato...a me...il dolore avuto. Di petali neri come la notte e da lunghi steli di spine assortiti. Trafiggi il mio cuore...ormai baule di speranze svanite...
Lord Agheros - As.A.Sin (2008)
martedì 16 settembre 2008
Pioggia...Lacrime, Agghiastru &...
Giornata piovosa oggi e giornata di lacrime, o meglio di lacrime quasi abbozzate...ma non mie.Tornavo da quel di Cosenza dopo una mattinata spesa male, ma forse non potevo proprio mancare, anche perchè dovevo fare la mia parte dicendo "Si, presente". Comunque ho avuto modo di osservare un pò il mondo in questo periodo, la terra umida, qualche scroscio di pioggia e quasi sempre le stesse facce indaffarate che volano via dietro l'angolo di un cubo, quei cubi che non mi hanno mai detto niente o forse hanno solo amplificato il mio stato di disgusto verso quei luoghi, si, non ci posso fare niente, ma quei posti non li sopporto proprio più. Dopo un' oretta ad osservare dei caratteri sul display del cellulare ho deciso di ritornare qui tra queste mura, anche perchè l'autista del bus non poteva certo aspettare me, mi sono messo le mie belle cuffiette sony ed è partito questo bellissimo pezzo...
...contemporaneamente davanti a me una coppia di giovani fidanzati o forse è meglio dire ex fidanzati se ne dicevano di tutti i colori, anzi più che altro la ragazza con tono quasi disperato e gli occhi lucidi continuava a chiedere "perchè...perchè...perchè". Amori andati a male....di questo parla il menestrello siculo nelle sue canzoni e forse l'incantu è proprio un bel sottofono per questo quadretto intriso di tristezza e abbandoni. Parlando di questo artista e in particolar modo della Sicilia, non posso non citare altre due "one man band" che ho scoperto da poco, direttamente da Catania Fear of Eternity (www.myspace.com/fearofeternityit) e l'amico Lord Agheros (www.myspace.com/lordagheros). Vi invito ad ascoltare i loro pezzi e soprattutto vi invito a prepararvi psicologicamente in un viaggio sonoro ricco di dolci e decadenti melodie.
lunedì 15 settembre 2008
L'inizio o la fine?
Ed eccomi qui, anch'io con il mio blog. Bene, adesso l'ho fatto ma cosa ci scriverò??? Ancora non lo so, forse scriverò solo questo post e poi me ne dimenticherò. Avverto già da ora tutti i lettori, che nel mio blog, essendo mio non ci saranno regole, scriverò cosi di getto tutto ciò che mi passa in quel momento nella mia testolina, se mi passa qualcosa ovviamente. Da un pò di giorni stavo pensando alla creazione di un blog per il semplice fatto che voglio ricordare da qualche parte tutte le minchiate che mi passano per la testa, ma non solo quelle, sensazioni,emozioni,stati d'animo in questo inizio autunno abbastanza umido e quasi senza un senso. L'estate è finita, si, come tutte quelle degli anni passati, tutte estati quasi adolescenziali che non lasciano nessun sapore in bocca. Parliamo della musica che mi ha accompagnato in questa afosa ed umida estate, be è stata intensa e non solo dal punto di vista dell'ascoltatore ma forse anche da quello dell'esecutore. Ebbene si, ho eseguito qualcosa con il mio gruppo di amici, qualche goccia di follia sputata in faccia a chissà chi...non ricordo!!!Era una sera di pochi giorni fa...anzi dovrei ricordarmi che da qualche parte è impressa la nostra bellissima esibizione, forse metterò qualcosa su questo blog chissà. Ora mi sono rotto...scriverò forse domani o forse più tardi o mai più...Addio!!!
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