mercoledì 10 dicembre 2008

...la farsa e il silenzio...


Continua la grande farsa, tra finti sorrisi e corpi tirati a lucido. Continua anche il mio rifiuto verso queste tradizioni troppo meccaniche e programmate. Dovrei capire per forza il vostro entusiasmo per un vestito o un oggetto preso da poco? Bè, sono entusiasta nel rimanere ad osservarvi dietro i miei occhiali scuri. Non è superiorità, ma solo consapevolezza che in fin dei conti la superficialità e il vuoto sono dietro l'angolo. Come ogni anno, avviene meccanicamente la processione che porta per le vie di un paese fantasma persone di ogni tipo, compreso me. A differenza degli altri anni però, quest'anno ho avvertito un senso di abbandono fuori dal comune e rispetto agli altri anni ho osservato e ascoltato meglio le persone attorno a me. Possibile che tutte quelle case chiuse, con il cartello vendesi, non suscitano niente nelle vostre anime? Osservavo con attenzione tutti i particolari di quelle case che un tempo custodivano la vita vera, fatta di poche cose, ma di cose genuine che ora possono solo essere raccontate; quelle case ora sono solo degli spettri, dei fantasmi immobili, logorate dal tempo e da qualsiasi avversità climatica. La crisi, si vede anche in quelle case dai vetri ormai opachi, dalle ringhiere che cadono a pezzi, dai balconi che un lieve peso potrebbe far crollare. Un'altra forma di abbandono è questa, non quella che raccontavo tempo fa ma il concetto alla fine è quello, come dice spesso un mio amico...this is a ghost town. E di "ghost town" ce ne sono parecchie in giro, basta prendere la macchina e fare pochi chilometri. Spostarsi di poco per rendersi conto che l'abbandono è ovunque. Forse sto diventando estremamente pesante parlando sempre delle stesse cose, ma è cosi palese, perchè, questa parola la ritroviamo ovunque nelle nostre magre vite quotidiane. Non possiamo farci nulla, neanche ignorare per un anno quelle case abbandonate, tanto il 9 dicembre torna uguale e i nostri "pochi" sguardi cadranno sempre su quelle case con un anno in più di abbandono.



...dead words speak...

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