Non potevano mancare nelle ultime ore di questo 2008, le mie considerazioni su questo anno finito a male. Se fino a ieri tenevo ancora le scorie della giornata precedente, oggi, nella calma e nella temperatura sempre più bassa della mia stanza mi slancio nei miei pensieri sempre più confusi e sempre più impregnati di follia e malinconia. Le scosse positive di quest'anno si possono contare sulle dita di una mano, quelle negative ovviamente ho perso il conto. La rabbia che parte dentro di me è subito ricollegata alla mia passione per quell'arte molto spesso teatro di pregiudizi inutili e zeppi di ignoranza tipico di questo piccolo e grande vuoto che mi circonda. Anche quest'anno posso dire che è passato come il precedente se non fosse appunto per quelle scosse positive di cui parlavo prima. Una di queste potrebbe essere la nascita dei nuovi pezzi con la mia band, pezzi che sono impregnati di me e di tutte quelle considerazioni e sensazioni che provo nella mia terra dove vivo e mi trascino. L'anno può essere anche analizzato dal punto di vista sentimentale, perché no, non ho mai affrontato qui questo argomento perché lo trovo abbastanza inutile e noioso, ma posso comunque raccontarvi che non è stato un anno ricco di quelle sensazioni che fanno rendere il sangue denso e le pulsazioni del cuore al limite del sopportabile. Niente di tutto ciò, situazioni asettiche, quelle si, ogni giorno quasi o meglio ogni qualvolta che dentro di me cercava di aprirsi un varco che difficilmente riuscivo a chiudere. Storie piccole e prive di importanza, prive di quelle certezze che ti possono dire "ho finalmente messo a riposo il mio cuore". Per il resto, niente di nuovo, come ho detto prima, mi trascino e sto nel gregge come voi state nel vostro, cercando di mantenere sempre quella calma e quello stile che ci contraddistingue. Chiudendo in bellezza questo mio sfogo di fine anno, posso dire che ancora una volta sono rimasto impressionato e schifato dal vostro perbenismo cristiano del cazzo. Giudicate ancora dalla calda e ordinata casa che vi siete costruiti con tanti sacrifici e mi raccomando fate incontrare i vostri figli/e sempre con persone giuste e magari con i quattrini in tasca, tanto un altro anno passa comunque e si faranno sempre le stesse cose, le cose standardizzate che vi consiglia la vostra mente ormai priva di vita.
mercoledì 31 dicembre 2008
...last day...
Non potevano mancare nelle ultime ore di questo 2008, le mie considerazioni su questo anno finito a male. Se fino a ieri tenevo ancora le scorie della giornata precedente, oggi, nella calma e nella temperatura sempre più bassa della mia stanza mi slancio nei miei pensieri sempre più confusi e sempre più impregnati di follia e malinconia. Le scosse positive di quest'anno si possono contare sulle dita di una mano, quelle negative ovviamente ho perso il conto. La rabbia che parte dentro di me è subito ricollegata alla mia passione per quell'arte molto spesso teatro di pregiudizi inutili e zeppi di ignoranza tipico di questo piccolo e grande vuoto che mi circonda. Anche quest'anno posso dire che è passato come il precedente se non fosse appunto per quelle scosse positive di cui parlavo prima. Una di queste potrebbe essere la nascita dei nuovi pezzi con la mia band, pezzi che sono impregnati di me e di tutte quelle considerazioni e sensazioni che provo nella mia terra dove vivo e mi trascino. L'anno può essere anche analizzato dal punto di vista sentimentale, perché no, non ho mai affrontato qui questo argomento perché lo trovo abbastanza inutile e noioso, ma posso comunque raccontarvi che non è stato un anno ricco di quelle sensazioni che fanno rendere il sangue denso e le pulsazioni del cuore al limite del sopportabile. Niente di tutto ciò, situazioni asettiche, quelle si, ogni giorno quasi o meglio ogni qualvolta che dentro di me cercava di aprirsi un varco che difficilmente riuscivo a chiudere. Storie piccole e prive di importanza, prive di quelle certezze che ti possono dire "ho finalmente messo a riposo il mio cuore". Per il resto, niente di nuovo, come ho detto prima, mi trascino e sto nel gregge come voi state nel vostro, cercando di mantenere sempre quella calma e quello stile che ci contraddistingue. Chiudendo in bellezza questo mio sfogo di fine anno, posso dire che ancora una volta sono rimasto impressionato e schifato dal vostro perbenismo cristiano del cazzo. Giudicate ancora dalla calda e ordinata casa che vi siete costruiti con tanti sacrifici e mi raccomando fate incontrare i vostri figli/e sempre con persone giuste e magari con i quattrini in tasca, tanto un altro anno passa comunque e si faranno sempre le stesse cose, le cose standardizzate che vi consiglia la vostra mente ormai priva di vita.
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