Scriverò con frequenza ora che è nato questo blog, forse preso solo dall'eccitamento o eccitazione nello scrivere cavolate senza senso e che pochissimi fortunati/sfortunati leggeranno. Prendo in prestito per il titolo di questo post il titolo del nuovo lavoro di Lord Agheros, As.A.Sin...come un peccato? Forse si, ma a volte delle melodie o dei semplici giri di piano ti rimangono impressi dentro e scalfiti per giorni e giorni, poi un leggero venticello e le intemperie le portano via e modellano anche quelle scalfiture che uno si porta dentro, da quelle più leggere a quelle pesanti come macigni che ti pesano proprio sul petto, anzi sullo sterno e il minimo sforzo o anche apertura delle braccia ti porta un dolore tremendo, dolore fisico si intende, come se c'è stata una frattura multipla alla gabbia toracica, forse ho esagerato con i pugni l'altra volta, ma non me ne sono reso conto. Sapete, quando uno si esprime con la sua arte, va in trance...e quello che succede spesso a me, soprattutto quando canto le mie cose, quelle che sento più vere e vicine a me. Suoni e parole che si amalgano perfettamente con il clima che ho attorno, fatto di nubi basse, terra bagnata e qualche bicchiere di vino bianco per avere la giusta stonatura dopro pranzo. Forse sto divagando un pò troppo, ma questo è il mio blog e quindi scrivo la mia follia come mi pare e piace. Recupero qualche ora di sonno e forse domani o dopodomani scriverò qualcosa di più sensato. Vi lascio con queste parole...fatene quello che volete o semplicemente dimenticatele...
...di rosso porpora striato...a me...il dolore avuto. Di petali neri come la notte e da lunghi steli di spine assortiti. Trafiggi il mio cuore...ormai baule di speranze svanite...
Lord Agheros - As.A.Sin (2008)
Nessun commento:
Posta un commento