lunedì 21 dicembre 2009

...frozen moment...


Stavo per lasciar cadere anche questo mese nel dimenticatoio, ma questo freddo pungente, mi ha fatto capire, che forse è meglio fermarmi un attimo e fare il punto della situazione di questo folle duemilanove. Come ogni anno, in questo periodo, rifletto su tutto ciò che ho vissuto, dalle piccole situazioni ai grandi cambiamenti. Quest'anno credo di avere una visione diversa di tutto ciò che ho attorno, ma senza tradire quella base di verità che ahimè ancora c'è e si vede. Cosa aggiungere? Cosa mettere realmente in risalto? Se non fosse stato per l'entrata nella mia vita, di questa persona speciale, che ha diminuito notevolmente la mia inquietudine, tutto sarebbe rimasto immutato. Lei ha stravolto tutto, ha fatto in modo che tutto attorno a me assumesse un tono, un colore, un calore. Anche se adesso, in questo freddo immenso di questa stanza, difficilmente riesco a pensare a qualcosa di caldo e di sereno. Vediamo un po', la mia amata musica è tornata a farsi sentire. Ancora una volta, abbiamo dimenticato tutti i periodi vuoti del passato e abbiamo riempito questi pochi incontri che ci sono stati con nuove idee, nuove melodie e nuove canzoni. Chissà se presto torneremo a farci vedere da qualche parte, la cosa certa che in questo momento c'è bisogno più che mai di mettere tutti i tasselli in ordine; partendo dalla mia esistenza per estendere il tutto anche alla mia più grande passione. Ecco, la mia lucidità sta perdendo colpi e per non infierire ulteriormente vi lascio con qualche mio pensiero congelato e con le "mie" solite decadenti melodie...

Le mani congelate, insensibili, non digitano i tasti giusti. Dovrei spegnere tutto, andarmene da qui e fare la cosa più ovvia, riscaldarmi. Ma qualcosa non va, e non so qual'è l'energia e la forza che mi spinge ancora una volta a rimanere qui a scrivere cose senza senso. L'esigenza appare nel vapore del mio respiro e a piccole pressioni, aggiungo parole cariche di ricordi a questi fogli bianchi e virtuali e come al solito, lascio riempire la stanza di suoni distorti e deteriorati, ancora una volta pura noia e quindi...al prossimo (spero più caldo) delirio...




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