E'cambiata solo la data nel calendario, ma il cielo è rimasto lo stesso dall'ultima volta che ho scritto qui. Forse, non è solo il cielo che è rimasto uguale, ma la sensazione stagnante e spenta che percepisco ormai da tempo. In effetti sono passati un po' di giorni; giorni che potevano servire per riflettere e invece sono passati quasi inosservati, se non ci fossero state le scosse positive che mi sta dando lei. Continua a chiudersi il cielo e insieme ad esso, si chiudono sipari invisibili dentro me, accompagnati sempre da un requiem diverso. Pioggia, pioggia e solo pioggia. Il grigiore non abbandona mai questi giorni. E' tutto grigio e squallido, anche i luoghi dove dovrebbe rinascere la vita e invece? Pezzi di intonaco che cadono, pozzanghere nere, erbacce...volti rigati da anni di sofferenze e sguardo spento. Non bastano delle immagini colorate alle pareti, non basta la cura delle persone serene, per rendere un ambiente decoroso. Ma cosa vuoi che sia un ambiente decoroso solo all'apparenza? Avverto qualcosa, ora più che mai, che nemmeno una persona accanto può capire, talmente tutto è cosi intriso di niente. Cosa vedono i miei occhi ancora una volta? Polvere, marciume, nervosismo, ansia, "stress", paranoia? Tante sensazioni, tanti odori, suoni, quasi sempre gli stessi; Come il cielo che adesso si sta ribellando ancora una volta a noi poveri umani, insaziabili di nulla, insaziabili di cose dalla breve durata.
Ci voleva questo sfogo folle, queste poche righe sbattute qui, ancora una volta, accompagnate da suoni e foto che riportano in sintesi la realtà dei fatti. Ancora una volta è stato cosi, una descrizione veloce, piena di imprecisazioni, ma vera, sentita. In questi giorni e oggi in particolare, altri suoni hanno accompagnato il mio tempo con "voi" e altre parole fanno capolino qui. Vi lascio con questi suoni e altri versi tratti dal "Dualismo" di Arrigo Boito...alla prossima osservazione.
"Son luce ed ombra; angelica farfalla o verme immondo sono un caduto cherubo dannato a errar sul mondo, o un demone che sale, affaticando l'ale, verso un lontano ciel."
1 commento:
In questo cupo mondo lasciamo ogni cosa,la ragione invenzione dell'uomo non è applicabile perchè troppo relativa per quanto assoluta..tutte le parole i sentimenti sono frutto di un sogno romantico destinato a sparire con noi per tornare all'origine dell' universo..questo per quanto noi non vogliamo pensarlo è il primo giorno del resto della vostra vita..il tempo è impalpabile,muta davanti ai nosti occhi..e noi lì fermi ad osservarlo,come se fossimo davanti ad una vetrina a desiderare di avere qualcosa ma troppo lontana dalle nostre mani per afferrarla fra le nostre braccia e renderla nostra,non voglio dire che dovremmo possedere le cose che vogliamo,che ci circondano,ma dovremmo solo amarle,come la semplice sensazione di sentire la pioggia che ti bagna la pelle del palmo della mano e diventa fredda e ti fa sentire vivo per un istante,come quel bacio caldo che ti avvolge in un mondo che forse non riesci a percepire coi tuoi occhi ma che difendi col cuore o quella sensazione che si prova mentre chiudi gli occhi e senti il vento che ti accarezza,il tuo cuore che pulsa,il tuo respiro che è vivo e la mente va altrove libera da tutto....siamo soli e possiamo vivere solo di emozioni e sensazioni per sentirci vivi,le quali appassiscono fra le nostre mani,come una rosa strappata dal suo mondo per uno sfizio..e poi buttata da qualche parte a morire..quello che leggo fra le righe dei tuoi pensieri è rabbia e dolore,e come se ti esplodesse dentro e la riesci solo a soffocre con i silenzi delle giornate perse nella stanchezza del vivere..dovremmo provare ad amarci di più,ma credo sia una cosa irrealizzabile..solo la morte,l'abbandono l'illusione,la paura sono parte certa della nostra vita..grazie per avermi dato l'opportunità di poter osservare alcuni pezzi della tua vita..
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