mercoledì 17 giugno 2009

...Il battito tra le mani...


"Questa è la vita! L'ebete vita che c'innamora,lenta che pare un secolo,breve che pare un'ora; un agitarsi alterno fra paradiso e inferno che non s'accheta più!" (Arrigo Boito - Dualismo, 1863)

Quando poco tempo fa, me ne stavo con le mani incrociate sopra la testa, ad osservare i miei soliti posti e a sentire il battito tra le mani, non potevo mai aspettarmi dei cambiamenti cosi repentini nella mia esistenza. Cambiamenti che in una vita normale di un individuo normale, sono solo pura routine. Ma non in me, dove ogni piccola oscillazione può aprire o chiudere un grande varco o cratere in pochi secondi. Di cosa sto parlando? Di quelle scosse che mancavano da tempo e che ora sento i riverberi ancora dentro me, dopo quelle ore passate insieme. Ore intense, di piccoli gesti appena abbozzati, gesti naturali, gesti sinceri. Voglio pensare, ora più che mai, che tutto questo che sto vivendo sia naturale, senza pregiudizi, senza strane idee. Devo solo viverla, nel miglior modo possibile. Nello stesso tempo però, si fanno avanti dentro me le paure, le angosce, i pensieri che non mi lasciano mai un momento, tanti punti interrogativi che spuntano come funghi ogni giorno, nei posti più strambi della mia esistenza. Ora, anche un luogo può dare l'incipit per uno stato d'animo. La camera da letto nel pomeriggio può essere un inferno, la cucina a pranzo solo una tortura. Solo la sera trovo sollievo, quando i rumori diminuiscono e anche il caldo lascia spazio ad un lieve venticello che rigenera e distende la mia mente. Un altro elemento che in questi giorni si sta facendo avanti e l'ansia. Un'ansia strana, che prende sopravvento la mattina, quando apro gli occhi e i pensieri mi piombano nella testa come macigni. Un giorno che inizia cosi non sarà un bel giorno, pensieri che si inseguono e che si rincorrono con il passare delle ore e che non mi lasciano un attimo, un lieve dolore proprio sotto lo sterno, non pesante e ossessivo ma presente ad ogni respiro e ad ogni sospiro. Immagino, penso, delirio...non trovo la calma e la serenità. Ancora una volta un deja-vu?No, non può essere cosi, non può essere sempre cosi. Cerco di ritrovare la calma nel pomeriggio, distendo il mio corpo e cerco di non pensare a nulla ma è difficile, se per da mezzo c'è anche il tuo dolce pensiero. Scattano altre sensazioni, il fatto che non posso viverti e starti accanto, pensieri, pensieri su pensieri. E' un continuo, giorno dopo giorno fino a quando non ci sarà una serenità che arriverà all'improvviso, senza chiedere il conto. Ora più che mai, mi allontanerei con la mente e non solo, verso luoghi lontani e incontaminati e con un sottofondo che mi riporti quella "serenità" o pseudo-tale, che avevo fino a pochi giorni fa. Troppi fatti in poco tempo? Può essere anche questa la causa di tutto ciò. Ora però è meglio non continuare nel mio delirio, anche perché ci sarebbe poco da aggiungere. Vi lascio con i suoni di questa one man band svedese che mi ha accompagnato in questi giorni.Buona resistenza...Lustre...Night Spirit.

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