lunedì 18 maggio 2009

...Woods of Desolation...


Ho fatto bene a non scrivere in questi giorni, mi sono reso conto che non c'era nulla da segnalare e da raccontare. Ora torno per uno sfogo, per riempire un po' questi spazi con il mio vuoto, con il mio nulla. Una cascata di pensieri hanno riempito i giorni precedenti, scrivere o non scrivere, coinvolgervi o meno?! Ci sarà poi qualche lettore? Chissà, non dovrebbe essere questo il mio problema principale no? Intanto sono qui, ora, a ricordarvi ancora una volta i pensieri appassiti nella mia mente, osservo ancora una volta la mia follia da esterno, la descrivo in qualche modo e non so se vi è un filo logico in tutto ciò. Stati d'animo che si susseguono e che si inseguono tra di loro. Prime ore del giorno, quasi tutto è fedele e non voglio seguire nessuna regola qui, ora, nessuna punteggiatura prestabilita, non sarei io...non sono io. Osservo sempre, ora più che mai forse, e cosa trovo di bello ai miei occhi...nulla. Si può partire da poche note per soffocare alcuni stati d'animo, possono essere un sollievo, un consiglio per far partire un argomento. Ma io qui non ho argomenti da trattare, non creo polemica, non voglio...cerco solo di mettere in parole e musica stati d'animo che spesso sono in comune con voi. Parlavo di poche note, si quelle note che messe insieme evocano un senso di pace interiore, di lontananza da questa esistenza putrida e priva di un vero e proprio senso. Qualcuno si ritroverà in me, forse, la mia follia a volte è difficile da capire soprattutto se associata a suoni poco comuni, ma intanto sono le uniche note che rendono tutto più leggero. Parlavo di stati d'animo che in poche ore cambiano. La pesantezza di un pranzo consumato male può fare il resto. Quante possono essere le situazioni che creano disagio dentro me? Molteplici, come le parole messe a caso per fare un discorso, oppure i tre "IO,IO,IO" che non sopporto e che non ascolto più; per questo ancora una volta mi spingo più in la, ancora una volta mi addentro in un bosco immaginario, dove regna la quiete per il mio spirito.

Pensieri troppo confusi si affacciano dentro me, continuare a scrivere a volte può essere solo controproducente, lascerò per un po' questo spazio...non so per quanto, forse tra pochi giorni ritornerò a scrivere, sperando di riportarmi e di riportarvi nel mio mondo in modo diverso...al prossimo consueto delirio...

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