giovedì 17 settembre 2009

...stalking paranoia...


E di paure continuo a nutrirmi ogni giorno. Ora più che mai, quel senso di abbandono pervade la mia esistenza, scuote i giorni, le ore, i secondi. E' straziante tutto ciò, se solo la mia memoria torna ad un giorno fa, tutto assume l'atmosfera di una favola grottesca. Dov'è la soluzione? Dov'è questa benedetta soluzione che ogni giorno imploro e chiedo in ginocchio? Non la vedo, non la percepisco e non percepisco un minimo spiraglio di luce. Paghiamo ogni giorno le conseguenza per aver vissuto quei attimi spensierati e pieni di calore. Come si può andare avanti in questo modo? Trovare per forza una soluzione catastrofica, oppure plasmarsi con la realtà delle cose, rimanendo indifferenti e privi di qualsiasi emozione? Voi ci riuscite? Io proprio no. Sarà la paranoia che in questi giorni mi sta perseguitando, sarà il tempo, settembre, il ritorno alla normalità. Ma in fondo, avevo messo già in conto i problemi di gestione, ma non le fitte al cuore e allo stomaco, quelle fitte che arrivano all'improvviso e i movimenti iniziano ad essere rallentati e il respiro si fa più veloce e affannato. Ero partito stamattina con l'idea di non scrivere qui, ma poi gli avvenimenti come al solito fanno cambiare i nostri progetti. Anche se non è successo niente di grave, tutto inevitabilmente ritorna a quella condizione di pre felicità. E la mia mente viaggia, il dolore diventa più accentuato e anche se quello spettro non è presente fisicamente, lo sento nell'aria che aleggia indisturbato. Può essere, può essere anche questa volta che tutto ad un tratto torni il buio, bisogna soltanto essere bravi a gestire la situazione nel migliore dei modi. Questa volta però avverto qualcosa che va aldilà di tutto, qualcosa che sento di provare già adesso, anche se non è successo nulla. E' la paranoia, e la cosa che mi disturba ancora di più, è il fatto che tutto ciò avviene nella lucidità più totale, mi rende ancora più impotente. Pensavo di non dover provare più certe paure, da molti giorni non ci pensavo, ed ero arrivato a quella condizione di pseudo tranquillità che mi consentiva di pensare ad altro, quell'altro che adesso mi interessa di più e che può portarmi alla soluzione. Ma evidentemente, come ogni volta, ho cantato vittoria troppo presto. Mi devo aspettare di tutto ormai, me lo devo aspettare da un momento all'altro. Non è diffidenza, ma è solo il fatto che respiro vuoto, solitudine, angoscia, paura ogni giorno che passa e in queste condizioni le allucinazioni ad occhi aperti sono continue. Si fa caso ad un tono di voce, ad uno sguardo, a dei gesti che in quel momento si trasformano in pugnalate alle spalle, in proiettili pronti a frantumarsi nel nostro corpo per creare una pioggia di dolore latente. La mia mente insegue i fantasmi che aleggiano attorno a me, ancora un sottofondo diverso per le mie orecchie, e come un caldo abbraccio, questi suoni mi avvolgono e mi trascinano in una spirale di oscurità e angoscia.

Continua...

mercoledì 2 settembre 2009

...νόστος...άλγος...


In un giorno, sembra che tutto si sia bruciato velocemente, passando quasi inosservato. Non può essere assolutamente cosi. E' solo un mio fottutissimo pensiero, che con il solito settembre si ripropone davanti ai miei occhi. Eppure tutte quelle attenzioni e quei momenti, sembrano già rinchiusi in una vecchia scatola dei ricordi, riposto in un vecchio baule abbandonato in cantina. Come può avvenire tutto ciò?! Nel momento in cui, in teoria, non ci sarebbe nessun presagio o pensiero di abbandono. Due mesi intensi che sono volati con una velocità pazzesca, era prevedibile, era normale che andassero cosi le cose. In fondo questo avviene quando una persona, anche se per poco, riesce a distoglierti dalla realtà e dai pensieri. Vorrei dedicarle tante cose, pensieri, parole, musiche...ma adesso, l'unica cosa che posso darle, sono la mia paura continua ed incontrollata, le mie paranoie e tutto ciò di insano che la mia mente partorisce. A volte penso se ci sarà un evoluzione nella mia sensibilità, se tutto ciò che percepisco, lo farò con un'intensità diversa. Chissà, in fondo la mia vita è stata sempre cosi, un susseguirsi di chissà, vorrei, un giorno...L'unica cosa certa e costantemente presente nella mia esistenza, sono quelle sensazioni di cui conosco perfettamente le conseguenze che possono provocare nella mia mente e nel mio corpo. Potrei elencarle di nuovo, ma ora non ho voglia. Voglio solo riconfermare la mia essenza, qui, tra queste poche righe stampate in questo oscuro blog. Ci sono delle incisioni che rimarranno scalfite per sempre da qualche parte, incisioni che non possono essere levigate in nessun modo e non esiste un perché, non c'è soluzione alcuna. La mia anima continua ad essere un'altalena perenne, troppi movimenti, a volte anche bruschi...ma continua a muoversi freneticamente non fermandosi mai. Adesso aspetto, quasi in religioso silenzio, che la pseudo-normalità si riappropri di me e delle mie giornate che ritorneranno vuote e intrise di niente. Era dietro l'angolo tutto ciò, dovevo solo aspettare un pò e tutto sarebbe tornato...anche più violento di prima. Ritorna il dolore, ritorna ben nascosto nella facce gelide e austere, negli occhi malati...nel continuo nervosismo che si può tagliare a fette nell'aria...è un ciclo, il solito ciclo...