
Ancora una volta, volutamente, ho lasciato passare più di un anno prima di ritornare a scrivere qui. Il nostro sogno ora è alla luce di tutti. Dopo tanti sacrifici, incazzature, nervi tesi, risate, bevute, mangiate e chi più ne ha più ne metta, siamo fuori. Ma fuori da cosa?! Come un imbuto appena asciutto, tutto è andato inesorabilmente giù. Perché?! Mi chiedo in questi giorni. Questo non doveva essere il nostro slancio, verso un qualcosa di concreto costruito piano piano nel corso degli anni? Si, forse, non lo so. Non so più, se odiare o ignorare ciò che è stato. Forse è passato ancora troppo poco tempo, forse non stiamo ricevendo quelle risposte tanto attese. Autocritica, noia, perdita dei sensi e un sonno che all'improvviso prende sempre dopo i pasti. Rimango cosi, sospeso a metà, dopo questo slancio di giorni tutto sommato positivi, un'adrenalina data dall'uscita, dall'essere finalmente fuori e alla portata delle orecchie di tutti. Cosa comporta tutto ciò? Che forse, ancora una volta, le aspettative hanno schiacciato il nostro equilibrio precario? E leggo parole di sconforto, parole che fanno percepire quella mancanza di autocontrollo; e spesso tutto ciò viene contornato dai silenzi. Giornate intere piene di silenzi.
E un anno fa parlavo di cambiamenti, di spiragli, di inizi che sono diventati già fine. Di spiragli dicevo, che si sono chiusi nuovamente. Stavo diventando un numero, un codice da inserire in un programma, e con naturalezza ne sono venuto nuovamente fuori. Cosa c'è? E' una forza dentro o fuori, superiore, che mi spinge lontano da tutto ciò che è schifosamente materiale? Rimane un mistero anche questo o sono sfide che da lassù qualcuno lancia? E intanto siamo qui, nuovamente con un pensiero diverso, ignoto, si attende con tanta pazienza. Si cerca di far quadrare tutto, mantenendo un equilibrio assurdo (per chi vive in una dimensione diversa).
E' ora di lasciare nuovamente questa dimensione, il viaggio, anzi, il breve giro è finito...di nuovo, il nulla, visto da un occhio diverso.